sabato 22 gennaio 2011

Con Ibra ci dimentichiamo di chi è Pato?

Qualche statistica aggiornata tratta da Wikipedia
Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
2006 Bandiera del Brasile Internacional A 1 1 - - - - - - CMc 2 1 3 2
2007 CG+A 8+9 1+5 - - - CL 5 2 RS 2 2 24 10
Totale Internacional[44] 8+10 1+6 - - 5 2 4 3 27 12
gen.-giu. 2008 Bandiera dell'Italia Milan A 18 9 CI 0 0 UCL 2 0 - - - 20 9
2008-2009 A 36 15 CI 0 0 CU 6 3 - - - 42 18
2009-2010 A 23 12 CI 0 0 UCL 7 2 - - - 30 14
2010-2011 A 11 8 CI 1 0 UCL 3 0 - - - 15 8
Totale Milan 88 44 1 0 18 5 - - 107 49
Totale carriera 106 51 1 0 23 7 4 3 134 61

domenica 9 gennaio 2011

Pato … deve mettersi a pedalare?

Massimiliano Allegri non vede l'ora di concludere il girone d'andata con una vittoria domani contro l'Udinese, in una partita che il tecnico del Milan prevede più difficile rispetto a quella di giovedì scorso a Cagliari. Tra i rossoneri ci sarà un Ibrahimovic in più (lo svedese ha terminato la squalifica) e un Ambrosini in meno. Quello che preoccupa Allegri è l'avversario, dotato di più qualità e velocità rispetto al Cagliari e per superare il quale ci vorrà, dice,
"pazienza e una partita intelligente."
Allegri incita Pato rientrato giovedì scorso dall'infortunio:
"Adesso che sta bene - dice Allegri - Pato, con gente come Ibrahimovic e Robinho, deve mettersi a pedalare. Contro il Cagliari abbiamo rischiato poco e creato quattro o cinque occasioni importanti. Domani con Ibrahimovic e Nesta sarà una gara diversa e credo migliore"
, aggiunge. Ci sono delle scelte da fare: a centrocampo, per esempio, i giocatori sono contati con Strasser, Seedorf e Gattuso sicuramente in campo. In questo reparto Allegri non nasconde affatto che si aspetta un rinforzo dal mercato (Lazzari è la prima scelta, ndr).
Mentre c'è un ballottaggio tra Robinho e Merkel come trequartista dietro le punte Ibra e Pato. Ancora panchina per Cassano, che sta lentamente recuperando la condizione. Probabilmente, se l'andamento della gara lo consentirà, potrà giocare un'altra porzione di partita nel secondo tempo.

"Cassano ha tanto da dare"
Partito Ronaldinho è arrivato Antonio Cassano. E quando si domanda a Massimiliano Allegri che cosa cambia nel suo Milan dopo il passaggio di testimone tra due fuoriclasse di questo livello, il tecnico rossonero ricostruisce il suo breve rapporto con il brasiliano.
"Con lui - spiega - ho avuto sempre un rapporto di grande rispetto. Giocava poco, ma ha capito anche che io cerco sempre di mandare in campo la migliore formazione e faccio delle scelte per il bene del Milan."
Il tecnico fa capire comunque che l'addio di Ronaldinho al Milan e all'Italia è una perdita grave.
"Un giocatore tecnicamente così forte, direi straordinario, sarà molto difficile rivederlo in Italia"
, è il parere dell'allenatore che ora, però, ha Cassano:
"Un giocatore anche lui straordinario e che ha tanto da dare al Milan."

Domenica 9 Gennaio 2011

domenica 5 settembre 2010

Pato: un Milan a 4 punte

Alexandre Pato crede in un Milan offensivo, capace di schierare contemporaneamente quattro punte con lui, Ibrahimovic, Ronaldinho e Robinho. Dal ritiro del Brasile a Barcellona, il brasiliano si dichiara "felice" per l'arrivo in rossonero di Robinho e crede nella possibilità di formare con Ibrahimovic e Ronaldinho "un quartetto offensivo" per il Milan.
"Le decisioni le prende il tecnico ma credo che noi quattro siamo in grado di giocare insieme là davanti. Siamo in grado di dare una mano in fase difensiva e andare in gol. Dobbiamo essere felici di essere nel Milan - prosegue Pato - Siamo una grande squadra, siamo forti e dobbiamo fare del nostro meglio."
Gazzetta dello Sport Domenica 5 Settembre 2010

sabato 24 aprile 2010

Pato-Sthefany: avviate pratiche per il divorzo!

Pato ha vissuto un anno nero dal punto di vista sportivo, con una lunga serie di infortuni che hanno condizionato la sua stagione (e quella del Milan). Ma i problemi agonistici non sono l'unico cruccio del giovane attaccante brasiliano. Dopo meno di un anno, infatti, il suo matrimonio con la bella attrice Sthefany Brito è già arrivato al capolinea. Pato avrebbe già lasciato l'appartamento che divideva con l'attrice a Milano e si sarebbe trasferito in albergo, mentre la moglie sarebbe in procinto di tornare in Brasile.
E, secondo l'agente dell'attaccante rossonero, Gilmar Veloz, contattato dal giornale brasiliano "Extra", la coppia ha già avviato le pratiche per il divorzio. Pato e Sthefany si erano sposati il 7 luglio dell'anno scorso a Copacabana con un fastoso ricevimento costato oltre 500 mila euro.
Corriere dello Sport 23 Aprile 2010

mercoledì 10 marzo 2010

Pato: si farà di tutto per averlo a Manche­ster

Oggi si conoscerà tutta la ve­rità, una sola verità sulle condizioni fisi­che di Pato. In mattinata è prevista la ri­sonanza magnetica che dovrebbe fare chiarezza sul problema muscolare ( ac­cusato due domeniche fa a San Siro contro l'Atalanta) che gli ha impedito di scendere in campo sabato sera all'Olimpico contro la Roma. Un inconve­niente che, dopo la drammatica dinamica dell'infortunio che aveva fatto temere il peggio, era stato ri­dimensionato da una diagnosi più soft.
Dal sospetto stiramento di secondo gra­do, si è passati a una distrazione musco­lare che, comunque, non impedirà a Pa­to di salire domani mattina sul volo char­ter
che condurrà i rossoneri a Manche­ster. Precedente - Ieri Pato si è rivisto, per un breve periodo, sul campo di allena­mento di Milanello. Dopo una leggera corsa sul perimetro del campo centrale, l'attaccante ha proseguito il suo lavoro specifico all'interno della palestra. La sensazione è che il brasiliano possa ini­ziare la sua sfida di Champions League dalla panchina, per poi subentrare a par­tita in corso. C'è un precedente, di buon auspicio, molto recente in campionato. Il 12 febbraio contro l'Udinese ( l'ultima partita l'aveva giocata due mesi prima, Milan-Palermo 0-2), Pato è stato chiama­to, a freddo, per prendere il posto di Mancini infortunatosi dopo appena dieci minuti. Patinho ha disputato una buona gara, segnando tra l'altro un gol. Leo­nardo, dopo aver pre­so atto del responso strumentale riguardo alle condizioni di Pa­to, deciderà se ridare fiducia ad Huntelaar come attaccante ag­giunto a Borriello (così com'è successo sabato a Roma) op­pure rilanciare lo sbiadito Beckham sul­la stessa linea di Borriello e Ronaldinho.
Determinante - Leo cercherà di recupe­rare al meglio il "papero" che quest'an­no sta acquisendo un peso specifico sem­pre più importante in un Milan che sen­za di lui rischia di perdere spesso la stra­da del gol e, quindi, della vittoria. Dopo ben tre vittorie consecutive in campio­nato, le prime del 2010, senza Pato (Ge­noa 5-2, Juventus 3-0, Siena 4-0) il Milan ha rallentato notevolmente la sua corsa. Quello di sabato sera contro la Roma è stato il terzo pareggio (dopo quelli contro Livorno e Bologna) rimediato senza il giovane brasiliano e, in aggiunta, va cer­tificata anche la sconfitta nel derby.
Come detto il suo rientro agonistico è avvenuto lo scorso 12 febbraio. Da quel momento lo score parziale e personale del brasiliano ha fatto registrare ben 5 gol in quattro gare di serie a con altret­tante vittorie (Udinese 3-2, Bari 2-0, Fio­rentina 2-1, Atalanta 3-1). É anche vero che Pato, pur presente in campo per 90' nella sfida d'andata di San Siro, non è riuscito a dare un contributo fondamentale contro il Manchester.
Rampante - Ma sicu­ramente la terza sta­gione, la seconda a pieno regime, del giovane brasiliano è in perfetta sintonia con le due precedenti e, anzi, dal punto di vista del rendimen­to e dei gol potrebbe segnare un nuovo importante primato. Dopo i primi sei me­si del 2008 (Pato era stato, in effetti, in­gaggiato nell'agosto del 2007 ma non es­sendo ancora a quei tempi maggiorenne era stato utilizzato solo nella seconda parte della stagione) dove aveva realiz­zato 9 gol in campionato, nell'annata suc­cessiva il bomber ha firmato 15 reti in serie a e 3 in Coppa Uefa. In quella at­tuale è già a quota 12 in campionato con due successi (doppietta nella storica vit­toria al Santiago Bernabeu) in Cham­pions League.
Corriere dello Sport Mercoledì 10 Marzo 2010

venerdì 15 gennaio 2010

Pato ancora fuori

[...] - Cominciamo da Pato, il cui guaio all'adduttore destro appare piuttosto serio. Ieri pome­riggio si è fermato qualche minu­to prima della fine dell'allenamen­to perchè ha avvertito un nuovo dolore agli adduttori, problema per il quale si era arreso alla vigi­lia di Milan-Genoa del 6 gennaio. C'è chi sostiene che Pato abbia af­frettato i tempi del rientro e infat­ti ieri sera, dopo aver partecipato a un incontro con i bambini lettori di Topolino a Palazzo Bagatti Val­secchi, sede della mostra ' Milan, 110 e lode!', il giovane brasiliano ha detto davanti alla telecamera di Milan Channel:
"Voglio aiutare il Milan a prendere i 3 punti nel der­by, ma voglio tornare bene, al 100 per cento."
Vuole evitare nuove ri­cadute. Dalle immagini televisive, sembrava che Pato fosse legger­mente zoppicante. Niente Siena e incertezza forte per il derby.
Corriere dello Sport Venerdì 15 Gennaio 2010

venerdì 18 dicembre 2009

Pato, diciannove «perle» nell'anno solare

Pato c'è e si vede. É a lui che il Milan s'aggrappa per tentare la difficile rimonta sull'Inter. Ha già se­gnato 19 gol con il Milan nell'anno so­lare 2009, testimoniando una prolifici­tà che lo mette al riparo da gran parte delle critiche. Le ultime, forse, sono giustificate a causa di un calo di rendi­mento fisiologico (si trat­ta del milanista che, in­sieme con Pirlo, ha tota­lizzato il più alto minu­taggio stagionale, 1.835').
Questa flessione, comun­que, non ha impedito al Milan di qualificarsi agli ottavi di fina­le di Champions League e di concretiz­zare la strepitosa rimonta che in cam­pionato, in soli 40 giorni, ha consenti­to ai rossoneri di passare dalla tredice­sima alla seconda posizione in campio­nato.
Pato ha spalmato queste 19 reti se­gnando in campionato, Champions League, Coppa Uefa e Seleçao. In que­sta stagione è già a quota 9 gol ( 7 in campionato e 2 in Champions League). La doppia prodezza nella Coppa più pregiata d'Europa rappresenta anche la primogenitura assoluta su questo palcoscenico. A maggior ragione se si tratta del Santiago Ber­nabeu, violato per la pri­ma volta nella sua storia dal Milan. Fra l'altro Pa­to spesso e volentieri con­cede il bis nella stessa oc­casione. Quest'anno l'ha fatto, nella seconda parte della stagione 2008-2009, contro Roma e Siena. Ha iniziato decisamente meglio la nuova annata agonistica dove la doppia se­gnatura ha concesso al Milan di con­quistare la vittoria a Siena e Madrid.
Chi pensava che il papero potesse es­sere stato infatuato e, quindi, distratto dalla corte estiva non certo ovattata di Ancelotti e del Chelsea non è stato ac­contentato.
Gratificato da un ricco e sostanzioso rinnovo del contratto ( il suo ingaggio lieviterà in tempi brevi fino a 4 milioni di euro), Pato ha inse­rito subito la marcia giusta anche per­chè fra i suoi obiettivi c'è quello di co­stringere Dunga a portarlo con sè in Sudafrica. Anche se il cittì della Sele­cao
non sembra ancora del tutto convinto da que­sta eventualità conside­rato il fatto che, almeno finora, solo Ronaldinho e Thiago Silva sembrano più o meno certi di parte­cipare ai prossimi Mon­diali.
Pato, però, non si vuole arrendere. Sabato al Franchi si trove­rà uno degli avversari al quale ha fat­to più... male da quando gioca nel cam­pionato italiano. La Fiorentina, infatti, nella passata stagione è stata costret­ta in entrambe le sfide di campionato (1-0 a San Siro, 0-2 in casa in occasio­ne dell'ultima giornata di campionato) a inchinarsi al giovane brasiliano, con­cedendo al Milan sei punti pesantissi­mi ( fondamentali gli ultimi tre nella gara d'epilogo) che hanno consentito ai rossoneri di mantenere il terzo po­sto in campionato, l'ultimo valido per conquistare l'accesso diretto al girone di qualificazione di Champions Lea­gue.
Ma c'è di più: Pato ha segnato al Franchi anche il 3 febbraio 2008 contri­buendo a tre successi fondamentali, con altret­tante reti consecutive, sulla formazione allenata da Prandelli. Sabato, ov­viamente, sarà più che mai di grande attualità il confronto di­retto con Gilardino del quale Pato ha raccolto l'eredità. Il Gila si è congeda­to dal Milan con 44 gol al suo attivo se­gnati in 132 partite (media 0,33). Fino­ra Pato ha firmato 36 reti in 77 presen­ze (media 0,47).
Corriere dello Sport Venerdì 18 Dicembre 2009

lunedì 19 ottobre 2009

Milan: Pato - Ero sicuro che sarei tornato

Alexandre Pato ha interrotto il digiuno. Dopo la doppietta a Siena alla prima giornata, l'attaccante del Milan non era piu' riuscito a trovare la via del gol. Contro la Roma é stata una sua zampata a regalare i tre punti ai rossoneri: 'Ero sicuro che stasera sarei andato molto meglio di prima - dichiara a fine partita ai microfoni di Sky -. Abbiamo fatto una settimana molto buona e oggi sono molto contento di aver segnato. Ronaldinho é stato bravissimo perche' mi ha messo davanti alla porta, grazie a lui e alla squadra abbiamo fatto una grande partita. Il mister ha detto che credeva in me e che potevo fare molto meglio. Sono molto felice di aver fatto gol, sono sicuro di essere tornato e voglio fare molto bene per la squadrà. Infine un messaggio al commissario tecnico della Seleçao, Carlos Dunga: 'Voglio tornare in Nazionale e per farlo devo fare molto bene quà.

sabato 26 settembre 2009

Dov'è finito il vero Pato?

Ma la prova incolore contro il Bologna ha invece rilanciato alla grande le perplessità sul piccolo papero, che in quasi due anni da rossonero non è riuscito a mettere a frutto tutta la sua potenzialità
Atteggiamento - Pato, in questo momento, è il giocatore che più preoccupa. Più ancora di Ronaldinho, in un certo senso. Perché è giovane, perché ha davanti a sé tutta una vita calcistica. E perché, soprattutto, è come se tutte le indicazioni che gli vengono trasmesse in settimana vengano poi dimenticate quando, alla domenica, si comincia a fare sul serio. E pensare che l'avvio di Siena, con la doppietta e una prova spettacolare, sembrava l'inizio della stagione della consacrazione.

C'è ancora tempo, ci mancherebbe, perché questo avvenga: ma spesso Pato va come i gamberi, ovvero all'indietro, invece che migliorare. Ed è ciò che è accaduto nelle ultime, deludenti partite. Domenica, Pato ha anche colpito un palo: ma è stato l'unico guizzo di una giornata negativa. Così come non sono certamente passate alla storia le sue prestazioni nel derby, pur dopo un buon avvio, o ancora contro il Livorno e il Marsiglia.
Già lo scorso anno, Pato aveva cominciato malissimo, tanto che Ancelotti lo aveva spedito ben presto in panchina e lì lo aveva lasciato, salvo riscoprirlo nel 2009, con un finale di campionato ad ottimi livelli. Anche Leonardo, in questa fase, sta riflettendo su una possibile alternanza, in attacco, per quanto riguarda il brasiliano. Ma così pensando, sono emerse tutte le incongruenze di una campagna acquisti non solo quantitativamente scarsa, ma anche sbilanciata, per qualche ruolo.
Tutto Sport Martedì 22 Settembre 2009

Pato al Milan: rinnovo fino al 2014

"Pato ha rinnovato il contratto con il Milan per i prossimi cinque anni."
Ad annunciarlo è l'ad rossonero Adriano Galliani ai microfoni di Milan Channel. L'ufficializzazione del prolungamento arriva proprio nel momento più difficile per il "Papero". Un ottimo inizio di campionato con la doppietta al Siena, poi il nulla. Proprio lui che doveva, insieme con Ronaldinho, raccogliere la pesante eredità di Kakà.
le Sirene Inglesi - Il brasiliano questa estate era stato cercato dal Chelsea di Ancelotti, che avrebbe voluto portarlo con sè nella sua nuova esperienza londinese. Con questo rinnovo fino al 2014, il Milan blinda il suo talento e gli regala la tranquillità per poter ritornare ad essere decisivo per la squadra rossonera.
Corriere dello Sport Sabato 26 Settembre 2009

martedì 4 agosto 2009

Le condizioni di Pato: «Giocare di più. E il contratto...»

Baltimora - Riecco Pato. Fre­sco sposo ( " Il nuovo Pato? Fra tre- quattro anni ci pensa Stefa­nie! " ) , campione inamovibile (" Tutti sono cedibili, tranne Pa­to " aveva perentoriamente sen­tenziato Galliani all'inizio del mercato), milanista non ancora del tutto convinto.
Nel senso che, a precisa domanda sul prolunga­mento e l'adeguamento dell'at­tuale contratto promesso da Gal­liani, ieri il " papero " è rimasto un po' troppo sul vago.
" No, non ho ancora firmato - ha detto - an­che perché per il momento non ho visto Galliani ma solo Leo e i miei compagni di squadra.
Del contratto non so nulla, ma lo fir­merò solo se converrà a me, al­la mia famiglia e al mio procura­tore e al Milan ".
Le ombre del Chelsea e di An­celotti sono sempre ben lunghe e distese sul giovane attaccante.
Insidiato, fino a poco tempo fa, da una vera e propria proposta indecente: 5 milioni ( attualmente ne prende 2) all'anno d'ingaggio per almeno altrettante stagioni con 40 milioni destinati al Milan.
Il quale, ovviamente, ha non ha ceduto alla tentazione di dar via anche Pato dopo il doloroso e controverso sacrificio di Kakà .
Ma di questo se ne riparlerà eventualmente solo nell'estate 2010, non prima.
Il temporale in­glese estivo, comunque, ha la­sciato qualche traccia del suo passaggio:
"Il mio futuro? é chia­ro: adesso sono qui al Milan.
So­no stato contento, però, di senti­re che Ancelotti mi voleva.
Ma ho un contratto che mi fa restare qui ".
L'attualità è di primaria impor­tanza anche perché domani a Bo­ston è in programma il derby.
" Mi alleno solo da tre giorni in­sieme alla squadra - ha garanti­to Pato - ma se Leonardo ha biso­gno ci sono, posso giocare ".
Pato, tentazioni inglesi a parte, è sem­brato decisamente più motivato di un anno fa:
" Non mi sento più responsabilizzato rispetto a pri­ma, ma sicuramente ho le idee chiare. Voglio giocare solo ed esclusivamente come seconda punta, a destra o sinistra non im­porta, e, soprattutto, voglio gio­care di più rispetto alla passata stagione ".
E se come prima pun­ta arrivasse Trezeguet?
" Io e i miei compagni saremmo felicis­simi di giocare con un grande campione come lui" .
Ancelotti avrebbe voluto farne un ariete d'area di rigore. Pato pretende di fare un passo indie­tro, definitivo:
" Io non ho la struttura fisica per poter giocare in quel modo, dentro l'area.
Dove rischio di pendere anche un sac­co di ' botte'. Quindi preferisco agire in maniera diversa dove penso di poter offrire un rendi­mento migliore ".
Non è più il Mi­lan di Kakà , ma quello di Pato e Ronaldinho. Basteranno gli altri due brasiliani a non far rimpian­gere Ricky?
" Lui ci ha portato a vincere tutto, ma noi vogliamo continuare su questa strada.
Io sono fiducioso in tal senso per­ché il nostro nuovo allenatore sta portando cose diverse all'interno della squadra. A proposito di ' Ro­nie' l'ho visto in grande forma, fi­nalmente è contento e felice ".
Pato ha un obiettivo ben preciso?
" Mi piacerebbe andare più avan­ti possibile in Champions Lea­gue, possibilmente segnando qualche gol. Due stagioni fa ho giocato solo le due gare negli ot­tavi contro l'Arsenal e non è an­data molto bene..."
fur.fed.
Corriere dello Sport Lunedì 27 Luglio 2009

mercoledì 8 luglio 2009

Pato e Sthefany oggi sposi




Sorridenti, innamorati e di bianco vestiti: così Pato e la sua Sthefany si sono scambiati la promessa di eterno amore. La cerimonia è avvenuta a Rio de Janeiro, davanti a tanti invitati e in una cornice da mille e una notte.
L'attaccante milanista è apparso ragginate nel suo tight bianco latte. E Sthefany, elegantissima nel suo abito da sogno firmato Dolce&Gabbana, era, in una parola, splendida.
In uno scenario più da film hollywoodiano, piuttosto che da cerimonia nuziale, la coppia ha detto sì, ufficializzando un legame che dura da anni.
Stehfany e Pato non hanno lesinato sorrisi a nessuna: erano entusiasti e lo si vedeva al volo. Bellissimi e innamorati i due dopo la cerimonia, hanno festeggiato. Una Rolls-Royce ha accompagnato la coppia al party. Infine una curiosità: la fede nuziale che si sono scambiati Alexandre e Step è tutta di diamanti e brillava come gli occhi dei due piccioncini che, dopo il sì, hanno spiccato il volo.
Sport Mediaset Mercoledì 8 Luglio 2009

lunedì 15 giugno 2009

Pato non si tocca ... per ora almeno

Non lo aspetta lo stesso destino del suo compagno di nazionale, Kakà. Pato è del Milan, e al Milan resterà nonostante la serratissima corte del Chelsea di Roman Abramovich (e Car­lo Ancelotti...).
La conferma è arrivata ieri dal suo procuratore, Gilmar Veloz. Probabilmente anche perché l'attaccante è molto vi­cino al rinnovo con la società rossonera. Tranquillo - Ieri Pato ha tra­scorso la giornata nel ritiro della nazionale verdeoro, mat­tinata di relax con i compagni prima del pranzo.
Poi si è riti­rato in camera sua, si è ripo­sato e ha navigato su internet, dove probabilmente avrà avu­to modo di leggere le dichiara­zioni del suo procuratore, Gil­mar Veloz, ad alcune emitten­ti private milanesi:
"Pato si è incontrato con il Milan ed è la società che decide il destino del calciatore."
In questo caso la società è forte di un contrat­to fino al 2012, che le parti sta­rebbero però già per ritocca­re, ovviamente al rialzo.
Tanto per blindare, non solo a parole, il futuro del centravanti brasi­liano, ancora 19enne. Sul fron­te contratto, Veloz è stato er­metico:
"Non sono cose di cui parlare pubblicamente, è una questione nostra e del giocato­re, una cosa privata "
Con il Milan, s'intende. Ma una par­ziale conferma che si sia ormai vicini al rinnovo arriva anche dagli ambienti di via Turati.
in Rampa - Nel pomeriggio, Pato è andato con il gruppo ad allenarsi nello stadio della township di Mangaung, stavol­ta con gli spalti deserti dopo la bolgia festante ( e forse risul­tata dannosa alla concentra­zione per lo stesso Dunga) di ragazzi che avevano ammirato l'allenamento dei brasiliani ve­nerdì.
Il rossonero è stato schierato da Dunga tra le "ri­serve ", poi si è allenato al tiro prima di lasciare il campo, per ultimo, quando ormai su Blo­emfontein era arrivata anche la pioggia dopo il freddo della sera.
Pato resta in rampa di lan­cio, al momento il ct gli prefe­risce Luis Fabiano: Dunga fa­tica a " vedere " il ragazzo di Pato Branco come prima pun­ta, ruolo già ricoperto in più occasioni nel Milan.
Ma l'at­taccante si è chiuso nel suo tranquillo silenzio da alcune settimane, quando sono inizia­te le prime voci, peraltro ali­mentate dallo stesso Milan per bocca prima di Galliani e poi di Leonardo, riguardanti una determinatissima offensiva del Chelsea.
Che dovrebbe a questo punto sortire l'effetto opposto: il prolungamento del contratto.

Dall'inviato Andrea Fanì Bloemfontein
Corriere dello Sport Domenica 14 Giugno 2009

giovedì 21 maggio 2009

Pato come mai non segni più?

Cosa sta succedendo a Pato?
"Niente di particolare. Sono stato un po' sfortunato e, soprattutto, infortunato. Per questo è da due mesi che non faccio gol."
Non è una bella situazione per un attac­cante.
"e chi l'ha detto? Io sono sicuro di essere molto utile alla mia squadra anche se non segno. Gioco, mi muovo, dialogo con i com­pagni sempre e solamente in funzione del collettivo."
Ma un gol già domenica prossima sareb­be fondamentale, c'è in palio la Champions League.
"Certo, mi piacerebbe tornare a segnare, a maggior ragione in una partita importan­te come quella contro la Roma, ma non è questo il mio cruccio.
É fondamentale vin­cere, non importa se con un mio gol."
Quanto le è mancata la Champions?
"é una competizione fondamentale nella carriera di un calciatore. Non vedo l'ora di rigiocarla, finora ho disputato le due partite degli ottavi di finale contro l'Arsenal nel­l'edizione precedente, e di vincerla magari insieme allo scudetto."
Non le sembra di chiedere un po' troppo?
"No, perchè? Questo Milan quando sta be­ne è capace di qualunque impresa. Sogno una grande finale, come quella di Roma fra Manchester e Barcellona."
Si sta per concludere la sua prima stagio­ne milanista a tempo pieno. Che bilancio può fare?
"Sostanzialmente positivo, anche se sicu­ramente ho ancora tanto da dare e anche da imparare."
Ha un obiettivo particolare?
"Vorrei diventare un titolare fisso, inso­stituibile, quando lo meriterò, perché quan­do questo avverrà vorrà dire che sarò diven­tato veramente un grande campione.
Sto la­vorando e mi sto impegnando per ottenere questo."
Vorrebbe diventare come?
"Come Maldini, un campione in senso as­soluto. Se è vero che Ronaldo è il mio idolo, il mio attaccante da imitare, Maldini rap­presenta l'esempio per qualsiasi giocatore."
Che cosa vorrebbe avere del capitano?
"La longevità agonistica, la professionali­tà, il senso di appartenenza, la passione e l'impegno che mette e che ha sempre mes­so anche in allenamento."
Il Milan dovrà imparare a fare a meno del capitano. Ma potrebbe sopportare anche la partenza di Kakà?
"Io non so cosa farà Ricky della sua car­riera. Ci sono ancora due mesi di tempo, poi vedremo. Certo, un altro Kakà non esiste. É insostituibile."
Maldini, invece?
"Qui mi sembra che il Milan sia già sulla buona strada. L'arrivo di Thiago Silva è una garanzia. Per me è fortissimo, non ci tengo a farmi marcare da lui, nemmeno in allena­mento ."
Quali sono le sue qualità?
"é molto forte fisicamente, veloce e abi­le nel gioco aereo. E poi ha un tiro fortissi­mo, farà anche qualche gol, ne sono sicuro."
Thiago Silva dovrebbe essere la più bella novità del Milan nel prossimo campionato di serie a. Secondo lei qual è stato il giova­ne più interessante di quello che sta per fi­nire?
"Sicuramente il giapponese Morimoto del Catania. Mi ricorda molto nelle movenze e per la...pelata il mio idolo Ronaldo. Infatti lo chiamano il Ronaldo giapponese. Morimoto è molto diverso da me perchè lui gioca più vicino all'area di rigore."
Balotelli, invece, sembra un po' una riedi­zione del dottor Jeckill e Mr. Hyde...
"sì, è vero. Lo conosco anche personal­mente e mi sembra, oltre che un ottimo at­taccante, anche un bravo ragazzo.
Solo che in campo dovrebbe essere più tranquillo, co­sì migliorerebbe sicuramente anche il suo rendimento."
L'interista soffre per i suoi limiti caratte­riali. Pato, forse, per quelli...territoriali. La metamorfosi in prima punta, come vorreb­be Ancelotti, non è ancora stata completata.
"é vero che devo migliorare e mi sembra di aver fatto importanti progressi. Non è fa­cile giocare come attaccante unico e puro, anche perchè i difensori del campionato ita­liano sono particolarmente aggressivi.
Pre­ferisco sempre giocare con un'altra punta di ruolo. Va benissimo Inzaghi che in area non ha eguali ma anche Kakà spostato più avan­ti è in grado di dare un grosso contributo."
a proposito di Ancelotti, ma se non do­vesse restare sulla panchina del Milan, Pa­to che preferenze avrebbe?
"Mi sono trovato molto bene con Ancelot­ti e con il suo staff. Tassotti e Galli sono sta­ti molto importanti per il mio inserimento qui al Milan e ancora oggi mi sono molto vi­cini.
Mi danno molti consigli. Mi correggo­no quando commetto degli errori. Se Ance­lotti dovesse lasciare, mi piacerebbe che re­stassero almeno loro."
Che cosa è mancato al Milan nei confron­ti dell'Inter?
"Anch'io sono d'accordo che noi, in realtà, non siamo meno forti dei nostri diretti riva­li. Il nostro unico, vero nemico è stata la sfortuna che si è manifestata in una incredi­bile catena di infortuni.
Senza questa pre­senza ingombrante il nostro campionato sa­rebbe stato molto diverso."
Ma non sono stati commessi errori?
" Sì, uno in particolar modo. Non siamo stati bravi a "
chiudere
" alcune partite dove eravamo in vantaggio e avremmo dovuto re­starci.
La più clamorosa ed emblematica è stata quella di Lecce."
La situazione personale di Ancelotti non è l'unica in bilico qui al Milan. Anche Ronal­dinho sembra fra color che sono sospesi, si­curamente ha deluso ed è deluso.
"e io, invece, invito tutti, anche i più scet­tici, a puntare su di lui. Dinho, nonostante non sia titolare, è tranquillo, sta bene, ha vo­glia di restare qui al Milan. Io sono convin­to che nella prossima stagione vedremo il suo vero volto, quello migliore e vincente."
Il Milan, comunque, è sempre più a tra­zione brasiliana.
"Noi brasiliani oltre ad avere il calcio nel sangue, ci impegnamo sempre al massimo. Diamo tutto, fin da quando siamo giovani, coltiviamo il sogno di venire a giocare in Eu­ropa, molti di noi sperano nell'Italia.
Sicura­mente abbiamo delle motivazioni molto for­ti e per questo riusciamo ad esprimerci sem­pre ad alto livello."
Quali brasiliani vorrebbe vedere, anche a medio-lungo termine, nel Milan o comun­que nel campionato italiano?
"Due miei amici dell'Internacional di Por­to Alegre: Taison, classe 1988, che è una se­conda punta e Tales, che non ha ancora ven­t'anni, che è un mediano molto efficace.
So­no due giovani di grande talento."
Non si può dire che lei abbia sofferto di saudade in questi due anni milanesi, anche se da qualche tempo si sente sicuramente meno solo e più a suo agio...
"sì, la mia fidanzata Stefanie è venuta a vi­vere con me in Italia. Penso di aver trovato, oltre che la squadra giusta, anche la donna giusta. Non c'è niente di sicuro ma, forse, potrebbe accadere qualcosa d'importante anche prima della fine dell'anno.
In effetti sto pensando di sposare Stefanie anche se sono ancora molto giovane. Ma quando si ha la certezza della donna che si ama non biso­gna avere dubbi."
Sembra più maturo e deciso di qualche tempo fa. Sta diventando anche più forte?
"sì, lo voglio dimostrare in tempi brevi, brevissimi. Attendo con grande fiducia le convocazioni di Dunga (sono previste per oggi; ndi) per i due impegni di qualificazio­ne ai Mondiali del 2010 (il 6 giugno a Mon­tevideo contro l'Uruguay, il 10 a Recife con­tro il Paraguay; ndi) che precederanno la Confederations Cup.
Finora non ho ancora segnato un solo gol nelle partite di qualifica­zione. E poi voglio essere un protagonista della Confederations Cup. Nel 2010 voglio esserci anch'io in Sudafrica."
Corriere dello Sport Giovedì 21 Maggio 2009

sabato 16 maggio 2009

Alexandre Pato e Sthefany Brito

Alexandre Pato e Sthefany Brito prossimi alle nozze. Lo aveva promesso e lo ha fatto. Come in un film, l'attaccante del Milan ha chiesto ai genitori la mano della fidanzata. Poi ha condiviso la sua gioia con i fan: sul suo blog la giovane stellina rossonera ha confidato che entro l'anno ci sarà l'atteso sì.
Spazzate via le voci che li volevano in crisi Alexandre è uscito allo scoperto e lo ha fatto nel modo più romantico e all'antica che ci possa essere.
Ha aspettato che i genitori della sua Sthefany fossero in Italia e qui ha chiesto la mano della loro "bambina".


E una volta avuto il permesso di mamma e papà è corso a scrivere sul suo blog: le nozze ci saranno entro l'anno.
Ha, così, voluto condividere con i suoi tifosi e fans un momento di grande felicità. Il brasiliano, che ha soli 19 anni, da tempo fa coppia con l'attrice. Da sempre, vista la giovane età di entrambi. e così ecco il passo che corona un amore bello fresco e soprattutto vero.

Sport Mediaset Sabato 16 Maggio 2009

domenica 26 aprile 2009

Intervista ad Alexandre Pato

Sportweek racconta Alexandre Pato: quotidianità e sogni del brasiliano, in campo e fuori.
A cominciare dal matrimonio (con Stephany Brito, stella delle telenovelas brasiliane):
"Stiamo facendo progetti importanti. Lei mi raggiunge a Milano appena può. Stiamo insieme tutto il tempo."
Il prossimo viaggio:
"Spero di andare con Stephany a Parigi. Ne approfitterei per ritirare il Pallone d'Oro...
Insieme alla Champions League, è il mio sogno."
Stress:
"Non sono stressato. Alla mia età non avrebbe senso. Nel giocare a calcio provo lo stesso piacere di quando ero bambino."
Stracittadina:
"Alla vigilia di un derby non sono teso. Ascolto musica, gioco coi videogame, scherzo con Ronaldinho. Sono teso dopo la partita, se perdiamo."
Ambientamento:
"Non sono stupito del mio rendimento. Lavoro con il cuore e con la testa. Sono sempre stato sicuro di me, perchè faccio il meglio ogni giorno."
Sui rimproveri (a inizio stagione) di Ancelotti:
"Mi ha urlato qualche volta in allenamento. Aveva ragione. Noi brasiliani amiamo prendere la vita alla leggera, con allegria, così come il calcio. Ma, a certi livelli, non si può scherzare. Ho capito in fretta che, sul lavoro, la concentrazione è tutto. L'esempio di Maldini è stato importante."
Difficoltà:
"Una volta ho pensato di mollare, dopo una partita andata male. Sarei tornato a casa, a studiare."
Difensori italiani:
"Sono duri e cattivi. Nelle ultime partite mi sono arrabbiato tanto perchè mi fanno fallo in modo sistematico, mi trattengono per la maglia. Ma anche in Brasile era così."
Amico Balotelli:
"Ci sentiamo ogni tanto. Ma non siamo mai riusciti ad organizzare una cena."
Milan a vita:
"Non so. Sono molto giovane, sono qui solo da due anni... Sono contentissimo. Ho un contratto lungo e aspetto, sereno, quello che verrà."

Gazzetta dello Sport Domenica 26 Aprile 2009

giovedì 9 aprile 2009

Pato: 45 partite in Italia e 23 gol

45 partite in Italia e 23 gol. Hai sempre segnato nella tua carriera, ma questi hanno un sapore particolare
"Sono molto felice di fare gol per il Milan, sono contento di stare in Italia; a Milanello sto bene e voglio aiutare il Milan a tornare in Champions la prossima stagione."
Kakà ha appena dichiarato che Pato si sta avviando ad essere il più forte attaccante del mondo, una bella affermazione da parte sua
"Sono felice che lui dica questa cosa, sono molto contento di giocare insieme a lui perchè da Ricardo posso imparare tante cose per diventare un grande giocatore, un idolo qua al Milan."
Cosa hai provato, che sensazione hai avuto quando Kakà stava per andare via lo scorso gennaio e quando leggi ancora che non è sicuro che lui rimanga? é un problema che non vorresti avere?
"Mi sono spaventato, per tutto quello che dicono sui giornali, ma lui ha fatto una scelta di cuore restando qua al Milan che ormai è casa sua."
Noi diciamo spesso che c'è una diffrenza tra il Pato di fine dicembre e quello dei primi di gennaio, anche se sono passati solo 10 giorni.
Eppure quella rabbia dopo il gol con la Roma non l'avevamo mai vista, da lì si è capito che Pato non era solo un ragazzo bravissimo a fare gol, ma qualcosa in più. Anche a te e sembrato che qualcosa sia cambiato da quel gol?
"Io sono sempre lo stesso anche se ho un po' cambiato il mio modo di giocare, adesso punto molto di più l' uomo.
A parte questo sono sempre uguale: tranquillo, scherzoso, sorridente e sono molto contento della mia stagione fino ad oggi."
Il gol più bello di questi 23?
"Quello contro la Roma. Ho fatto un gol bellissimo ed ogni tanto me lo guardo volentieri su Internet."
Ed il gol più difficile da fare?
"Sicuramente quello contro la Fiorentina, è stato diffile anche perchè ero pressato da due difensori."
Si è parlato di un Kerrison del Palmeiras molto bravo, potrebbe venire al Milan?
"Ci ho giocato insieme in nazionale, è fortissimo, lo aspettiamo a braccia aperte."
Quale è il difensore che ti ha impresionato di più?
"Santacroce del Napoli, anche se mi ha fatto arrabbiare."
e chi ti ha fatto più male?
"Ancora Santacroce, mi ha fatto molto male al ginocchio."
Tu vuoi che Ancelotti rimanga?
"é un allenatore che mi ha aiutato e mi aiuta quotidianamente, deve restare qua, noi siamo felici con lui."
Perchè Dunga ti preferisce Robinho? Tu saresti dovunque titolare
"Sono contento di essere convocato, sto lavorando per diventare titolare, ma rispetto sia Robinho che Luis fabiano che giocano al mio posto.
Se faccio bene nel Milan a breve sarò titolare anche in nazionale."
Può il Brasile vincere i Mondiali?
"Il Brasile è fortissimo, può vincere tutto."
Beckham e Dinho due grandi giocatori. Come li hai visti ultimamente e cosa rappresentano per te
"David l'ho conosciuto qua, è molto bravo, rido spesso con lui ed è un ottimo amico.
Dinho è sempre lo stesso: felice e sorridente, è un grande amico."
Pallone d'oro, Champions League, quali sono i tuoi obiettivi futuri?
"Tutto, voglio vincere tutto!"
Sport Mediaset Giovedì 9 Aprile 2009

sabato 7 marzo 2009

Pato ... niente lamentele questo è il campionato italiano!

Salvate il soldato Pato. L'allarme è stato lanciato ieri dal di­retto interessato che, confessandosi ai microfoni di "Milan Channel", ha manifestato un evidente malessere per un atteggiamento reiterato che gli viene riproposto da tutti i suoi marcatori.
"Tutti i difensori in que­sto periodo sono cattivi con me - ha accusato Pato - e non mi lasciano fa­re la giocata che mi piace di più e che mi riesce meglio: andare via in veloci­tà.
I difensori entra­no subito su di me, sulle mie caviglie, non cercano la palla. Gli arbitri non fi­schiano, io non so co­sa devo fare di diver­so perchè gli arbitri mi fischino qualche fallo a favore.
Contro la Samp, ho anche preso una botta in faccia (da Gastaldello; ndr)... ."
Per questo motivo il giovane attac­cante milanista ha invocato la pre­senza di un compagno di reparto al suo fianco:
"Quando si gioca contro quattro difensori, è importante per me avere un altro attaccante vicino che mi aiuti a trovare spazio.
In due davanti è più facile, si gioca meglio."
Comunque la stagione di Pato fino a questo momento è da considerare più che positiva:
"Diciannove gol (12 in campionato, 3 in Coppa Uefa, 2 in amichevole e altrettanti in Naziona­le; ndr) sono tanti.
Devo confessare che spesso vado su 'Youtube' e me li riguardo. Sono felice perchè sento i tifosi del Milan che urlano il mio no­me. Tutto questo è molto bello."
a proposito di difensori, Pato ha avuto in Maldini e Kaladze (purtrop­po adesso il georgiano è gravemen­te infortunato) due...avversari dav­vero temibili:
"In allenamento sono bravissimi, fanno paura quando par­tono per venire a prendermi la pal­la.
Sono loro quelli più difficili che ho affrontato. Inzaghi e Shevchenko mi aiutano molto per imparare i se­greti della fase offensiva."
Pato qui al Milan finora ha avuto paura solo in un'occasione:
"a gennaio ho pen­sato che se Kakà fosse andato via sarebbe stato per noi un momento difficilissimo.
Sono contento che ab­bia ascoltato il cuore, ha ascoltato tutte le persone che gli vogliono be­ne e che ha deciso di rimanere."
Ma il suo vero idolo, da sempre, è un altro grandissimo brasiliano, Ro­naldo:
"Ogni tanto lo sento, sono contento che sia tornato. Gli auguro di riuscire a tornare il vero Ronal­do, che possa fare be­ne per il Corinthians. Io credo che possa tornare a essere nuo­vamente il Fenome­no per eccellenza."
Pato e i suoi gol domani saranno ancora una volta fondamentali per cercare la vittoria scaccia-crisi che alimenti la rincor­sa al terzo posto.
Il brasiliano ha lan­ciato un appello ai tifosi del Milan che in questo periodo sono molto se­veri e critici con la loro squadra:
"Ai tifosi dico che noi siamo qua a impe­gnarci, che in campo diamo il nostro meglio, tutti giocano con il cuore per arrivare in Champions.
Solo che a volte ci possono essere partite diffi­cili, che nascono male, in cui noi fa­tichiamo a segnare e gli avversari lo fanno alla prima occasione.
Ma ga­rantisco ai tifosi che noi diamo sem­pre il meglio."
Nella crescita professionale e umana di Pato ha avuto un ruolo fon­damentale il cittì della Nazionale brasiliana, Carlos Dunga:
"a Pechi­no mi ha lasciato fuori perchè ha vi­sto che non ero in forma, dando giu­stamente spazio a giocatori che sta­vano meglio di me.
Questo mi è ser­vito molto per crescere, per matura­re. Ho ringraziato Dunga perchè an­che lui mi ha insegnato molte cose."
Corriere dello Sport Sabato 7 Marzo 2009

Arriva l'Atalanta ... ci salvi Pato

Domenica contro l'Atalanta non giocheranno i due Palloni d'Oro brasiliani del Milan, Ronaldinho e Kakà. É un problema per Ancelotti.
É un problema se ci sono tutt'e due insieme, lo è di più se mancano tutt'e due.
Così tocca a un altro brasiliano, il più giovane di tutti, cercare di risollevare le sorti del Milan arrancante di questi tempi.
Si chiama Pato ed è un fenomeno.

Tiro da Paura - Anzi, del vero (ex) fenomeno brasiliano, cioè Ronaldo, ha una cosa in comune: il tiro.
Secco, preciso, potente, rapido e velenoso, come quello di Ronie.
Pato si è lamentato del trattamento dei difensori, parlando ai microfoni della tv di casa.
Ma questo, lo capirà in fretta, non è niente.
Più cresce, più avranno cura di lui, una cura molto particolare, alla quale Pato ha una sola possibilità di sfuggire: fuggendo.
E spesso ci riesce perché prima del tiro ha uno scatto micidiale.
Ha ragione Ancelotti quando dice che non ha nessun bisogno di fare tanti ghirigori in campo, di passarsi la palla da un piede all'altro (è quello il momento in cui i difensori non lo sopportano e lo buttano giù), di fintare o dribblare all'infinito.

Goleador - Non ne ha bisogno perché Pato può andarsene nel modo più efficace e semplice, lanciando la palla davanti a sè e superando in velocità il suo difensore.
Finora ha segnato 12 gol in campionato e 3 in Coppa Uefa, nel particolarissimo campionato degli Under 20 è in testa alla classifica di rendimento, con l'interista Santon.
Tutti gli altri, a cominciare da Balotelli per finire a Jovetic, sono staccati.
Il Milan è a suoi piedi.
Anzi, ai suoi tiri.

Alberto Polverosi
Corriere dello Sport Sabato 7 Marzo 2009

sabato 21 febbraio 2009

Pato al Carnevale di Porto Alegre

Ci sarà anche il milanista Alexandre Pato tra coloro che sfileranno sabato nel grande Carnevale di Porto Alegre.
Ma non si tratterà del calciatore del Milan in carne ed ossa ma di alcune sue immagini (in una è ritratto mentre alza la Coppa di campione del mondo per club) collocate all'interno di uno dei cinque carri allegorici della scuola 'Imperadores do Samba' che tenterà di conquistare lo scettro di Regina della grande festa della capitale dello stato di Rio Grande do Sul.

Sabato 21 Febbraio 2009