mercoledì 10 marzo 2010

Pato: si farà di tutto per averlo a Manche­ster

Oggi si conoscerà tutta la ve­rità, una sola verità sulle condizioni fisi­che di Pato. In mattinata è prevista la ri­sonanza magnetica che dovrebbe fare chiarezza sul problema muscolare ( ac­cusato due domeniche fa a San Siro contro l'Atalanta) che gli ha impedito di scendere in campo sabato sera all'Olimpico contro la Roma. Un inconve­niente che, dopo la drammatica dinamica dell'infortunio che aveva fatto temere il peggio, era stato ri­dimensionato da una diagnosi più soft.
Dal sospetto stiramento di secondo gra­do, si è passati a una distrazione musco­lare che, comunque, non impedirà a Pa­to di salire domani mattina sul volo char­ter
che condurrà i rossoneri a Manche­ster. Precedente - Ieri Pato si è rivisto, per un breve periodo, sul campo di allena­mento di Milanello. Dopo una leggera corsa sul perimetro del campo centrale, l'attaccante ha proseguito il suo lavoro specifico all'interno della palestra. La sensazione è che il brasiliano possa ini­ziare la sua sfida di Champions League dalla panchina, per poi subentrare a par­tita in corso. C'è un precedente, di buon auspicio, molto recente in campionato. Il 12 febbraio contro l'Udinese ( l'ultima partita l'aveva giocata due mesi prima, Milan-Palermo 0-2), Pato è stato chiama­to, a freddo, per prendere il posto di Mancini infortunatosi dopo appena dieci minuti. Patinho ha disputato una buona gara, segnando tra l'altro un gol. Leo­nardo, dopo aver pre­so atto del responso strumentale riguardo alle condizioni di Pa­to, deciderà se ridare fiducia ad Huntelaar come attaccante ag­giunto a Borriello (così com'è successo sabato a Roma) op­pure rilanciare lo sbiadito Beckham sul­la stessa linea di Borriello e Ronaldinho.
Determinante - Leo cercherà di recupe­rare al meglio il "papero" che quest'an­no sta acquisendo un peso specifico sem­pre più importante in un Milan che sen­za di lui rischia di perdere spesso la stra­da del gol e, quindi, della vittoria. Dopo ben tre vittorie consecutive in campio­nato, le prime del 2010, senza Pato (Ge­noa 5-2, Juventus 3-0, Siena 4-0) il Milan ha rallentato notevolmente la sua corsa. Quello di sabato sera contro la Roma è stato il terzo pareggio (dopo quelli contro Livorno e Bologna) rimediato senza il giovane brasiliano e, in aggiunta, va cer­tificata anche la sconfitta nel derby.
Come detto il suo rientro agonistico è avvenuto lo scorso 12 febbraio. Da quel momento lo score parziale e personale del brasiliano ha fatto registrare ben 5 gol in quattro gare di serie a con altret­tante vittorie (Udinese 3-2, Bari 2-0, Fio­rentina 2-1, Atalanta 3-1). É anche vero che Pato, pur presente in campo per 90' nella sfida d'andata di San Siro, non è riuscito a dare un contributo fondamentale contro il Manchester.
Rampante - Ma sicu­ramente la terza sta­gione, la seconda a pieno regime, del giovane brasiliano è in perfetta sintonia con le due precedenti e, anzi, dal punto di vista del rendimen­to e dei gol potrebbe segnare un nuovo importante primato. Dopo i primi sei me­si del 2008 (Pato era stato, in effetti, in­gaggiato nell'agosto del 2007 ma non es­sendo ancora a quei tempi maggiorenne era stato utilizzato solo nella seconda parte della stagione) dove aveva realiz­zato 9 gol in campionato, nell'annata suc­cessiva il bomber ha firmato 15 reti in serie a e 3 in Coppa Uefa. In quella at­tuale è già a quota 12 in campionato con due successi (doppietta nella storica vit­toria al Santiago Bernabeu) in Cham­pions League.
Corriere dello Sport Mercoledì 10 Marzo 2010

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