mercoledì 19 marzo 2008

Pato e il foglio rosa

Riportiamo un articolo dal sito Goal.com che serva per tratteggiare meglio la personalità e la serietà professionale di questo diciottenne brasiliano:
Alexandre Pato è uno che va di fretta...Ha solo 18 anni ma è già approdato alla corte di Berlusconi, ha già chiesto alla fidanzata di sposarlo quanto prima, ed ha segnato e stupito giocando in serie A quel tanto che basta da meritarsi la convocazione nella nazionale più prestigiosa del mondo: sembrerebbe proprio che il brasiliano abbia ingranato la... quarta!
Ma invece non è così, in quanto il ragazzo prodigio rossonero ha in corpo tanta di quella voglia di giocare, di allenarsi, di scodinzolare sulla verde erbetta di Milanello, da non voler assolutamente perdere l’allenamento per sottoporsi all’esame per la patente!

Niente marcia ingranata per l’attaccante milanista dunque, ma per ora entrambi le mani sul volante, rigorosamente alle ore 10 e 10 ed istruttore seduto al suo fianco con doppi pedali e doppio specchietto, pronto a fermarlo in caso di manovre non proprio ortodosse... almeno per ora! Pato, che evidentemente non ama arrivare extra time alla convocazione degli allenamenti, lunedì ha preferito rinunciare all’esame che gli avrebbe rilasciato il mitico “foglio rosa”e che gli avrebbe assicurato la possibilità di guidare in piena autonomia, pur di non dover pronunciare la frase “Scusi il ritardo, mister”.

Ironia della sorte, il brasiliano non è arrivato in tempo alla sede della scuola guida di Novara (dove tra l’altro anche Kakà ed altri milanisti si sono “diplomati”) in quanto il suo autista, che evidentemente ha bisogno di qualche ripetizioncina, ha imboccato l’autostrada prendendo il senso sbagliato. All’autoscuola è arrivata la telefonata che ha descritto il contrattempo, e chiaramente tutti avrebbero aspettato il campioncino senza problemi, ma il brasiliano non ha voluto sentire ragioni ed ha chiesto di poter rimandare l’esame.

Con calma... prima, seconda, un occhio allo specchietto e freccia per il sorpasso: a 18 anni, si ha tempo di fare tutto senza correre troppo. Almeno alla guida, Pato l’ha capito!!!
di Elena Pasotti
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