venerdì 11 aprile 2008

In vista di un Juventus - Milan senza Pato

Sembra proprio che Pato non riesca a recuperare dall'infortunio ai flessori in tempo per la partita contro la Juventus. Ciò non ferma l'interesse però sul campioncino brasiliano al quale Goal.com dedica un articolo per i suoi primi 100 giorni italiani:
Umile e disponibile, come finora è apparso in tutte le sue esternazioni italiane, Alexander Pato si conferma un campioncino con la testa ben avvitata sul collo anche nella lunga intervista concessa a Il Giornale, non per questo scivolando nel banale nelle schiette risposte date a Franco Ordine.

Per prima cosa il "Papero" ci tiene a smentire le indiscrezioni sul suo infortunio: "Allenamento sbagliato prima del Cagliari? Mi hanno riferito di questa storia che non sta in piedi. Mercoledì scorso ho lavorato sodo, sono andato a letto e al mattino dopo mi sono svegliato con un dolore all’adduttore. Non capisco cosa avrei sbagliato. Ora avverto ancora un po' di fastidio nel calciare e la pioggia non mi aiuta. Ma contro la Juve voglio giocare".

L'adattamento di Pato al calcio italiano è stato veloce, anche per necessità... "Sembra quasi un altro sport rispetto al Brasile. Qui è impossibile andare con la palla al piede verso la porta, bisogna saltare per evitare gli interventi duri che aumentano nettamente quando gioco fuori casa. Per non prendere colpi, mi libero subito della palla. Scolari dice che non si può definire Pato un fuoriclasse? Ha ragione lui. Devo ancora salire la scala, superare tanti esami, prima di poter ambire a un giudizio del genere. Voglio diventarlo un giorno, dipende solo da me. Ho un grande vantaggio qui al Milan: non c’è niente che mi condizioni, che possa diminuire il mio rendimento. Lavoro in allegria, faccio solo fatica nelle sedute tattiche. Sono qui per vincere e per diventare un titolare del Milan".

Per la sua nuova squadra le parole del giovane attaccante sono miele: "Nessuno può parlare male di questo Milan: è ancora il club campione del mondo. Questa fase negativa è destinata a passare, ci vogliono pazienza e fiducia. Non si può vincere sempre. Ronaldinho? Se arrivasse bisognerebbe far festa. È un grandissimo, sarà possibile divertirsi anche se c'è in giro gente che ne parla senza conoscerlo bene. Uno scansafatiche? Ma chi lo dice? Lui lavora a Barcellona, bisognerebbe controllarlo tutti i giorni prima di pronunciarsi. E poi quest’anno è stato tormentato dagli infortuni. Come persona, infine, è eccezionale: me lo ripetono tutti i brasiliani che ho incontrato".

Tra sbarbati ci si capisce, ed allora Pato spende complimenti per due coetanei che come lui hanno riempito le prime pagine dei giornali: "Paloschi è bravissimo, io e lui ci intendiamo senza mai aver giocato prima insieme. Ho visto Balotelli: è molto forte, si vede che ha voglia di dare spettacolo, di divertire il pubblico". Ma il suo attuale idolo è un altro... "Gattuso. Chi lo vede giocare in tv, se lo immagina un duro, con quel ghigno da combattente sul volto. E invece, in privato, e durante gli allenamenti, è un gran burlone...".

Dopo l'ennesimo morto, il nostro no alla violenza nel calcio firma anche tu il post basta alla violenza nel calcio!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

pato come può lasciare il povero milan per andare in quello schifo di squadra chimata juventus .come faranno a meno di lui.alla sua prima partita si è sfrenato e ha slanciato un goal che neanche il più forte l' avebbe potuto fare.questo che succederà sembra impossibile ma è la verità.noi tutti dobbiamo impedirlo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

pato te lo dico da amica non andare nella juventus fallo per me e i tuoi fan pazzi di te!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!